Normalmente l’elettronica di lettura del sensore di carico è sul tetto di cabina e, quindi, la procedura di calibrazione deve essere fatta da lì facendo attenzione a non includere nelle misurazioni il proprio peso. Inoltre per  qualsiasi informazione relativa al peso in cabina occorre andare sempre sul tetto di cabina. Nel nostro sistema, invece, l’elettronica di lettura del sensore di carico è sempre sul tetto di cabina ma questa elettronica è collegata nel quadro di manovra quindi  tutte le operazioni (procedura di calibrazione, lettura del peso in cabina, diagnosi guasti) vengono  eseguite dalla nostra scheda Smart-Chopper, ossia, dal quadro di manovra.

Il principale sistema di alimentazione dei nostri elevatori si basa sull’utilizzo di batterie al piombo, ampiamente utilizzate anche nel mondo automobilistico e dell’autotrazione in genere. Esse garantiscono lunga durata, bassi costi ed ottime performance. Come tutte le batterie, hanno un ciclo di vita che, seppur lungo, prevede la loro sostituzione con una spesa contenuta.

Un sistema di elevazione alimentato a batterie garantisce alti livelli di efficienza energetica, grazie al basso impegno di energia elettrica dalla rete e grazie al sistema di recupero che immagazzina energia nelle batterie durante il funzionamento, per utilizzarla nelle corse successive. In quest’ottica, l’alimentazione a batteria conferisce una maggiore sicurezza agli utenti che utilizzano l’impianto, permettendo di utilizzare la piattaforma anche in caso di blackout.

Le nostre piattaforme elevatrici possono garantire fino a 45 inserzioni orarie

Le guide fatte in lamiera piegata danno notevoli vantaggi:

1. Leggere e di lunghezza massima 2400 mm ci permettono di movimentarle facilmente sia durante il trasporto (vengono imballate nella scatola della meccanica) e soprattutto durante il montaggio. Entrano senza difficoltà dentro tutti i vani corsa anche quelli esistenti con spallette lato porte presenti.
2. A differenza degli impianti tradizionali elettrici che hanno le guide dell’arcata e quelle del contrappeso, con le nostre guide sulla stessa  si muove sia l’arcata della cabina che il contrappeso, questo ci permette di risparmiare sui tempi di montaggio.
3. Sia l’arcata che il contrappeso si muovono lungo le guide tramite rulli, questo ci permette di non utilizzare lubrificanti come oli e avere un notevole confort e silenziosità.

Estetica superiore. La guida esteticamente si presenta meglio rispetto alle guide tradizionali, inoltre se viene richiesta la meccanica verniciata sugli impianti panoramici, insieme a tutte le parti metalliche dell’elevatore, vengono verniciate a polvere anche le guide e l’effetto estetico di tutto l’elevatore è davvero notevole.

Le batterie sono monitorate da un sistema che ne controlla lo stato e ferma l’elevatore qualora le batterie non fossero sufficientemente cariche.

Se l‘evento si verifica durante una corsa l’impianto finisce la corsa e poi staziona  a quel piano per la ricarica. Nel momento in cui  le batterie raggiungono la carica sufficiente, l’impianto ricomincia  a funzionare regolarmente.

Questo tipo di situazione raramente si verifica perché le batterie sono state dimensionate considerando le inserzioni orarie dell’elevatore che difficilmente effettuerà.

Il moto riduttore ha un sistema sul limitatore di velocità/paracadute simile ai dispositivi di emendamento A3 presenti sugli ascensori. Quando l’impianto è fermo la cabina e il contrappeso non possono muoversi, garantendo al manutentore che entra in fossa assoluta sicurezza durante l’intervento di riparazione.

In una logica di massima ecosostenibilità, abbiamo pensato anche allo smaltimento delle batterie al termine del loro ciclo di vita. Il nostro approccio è l’utilizzo di procedure che garantiscano il minor impatto ambientale possibile. Oggi, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, è infatti possibile smaltire le batterie esauste in centri specializzati e certificati. In questo modo si evita ogni rischio ambientale e, soprattutto, si opera coerentemente con logiche di Economia circolare. Le batterie esauste  infatti vengono portate nei centri specializzati nel recupero di tutti i materiali presenti nelle batterie stesse. Successivamente, si effettuano tre fasi di lavorazione:

1. Frantumazione..
2. Fusione.
3. Raffinazione.

Alla fine del processo, il metallo puro è pronto per essere nuovamente 

impiegato per qualsiasi applicazione, tra cui la produzione di nuove batterie.

Il processo di riciclo quindi  consente di recuperare il piombo con un minimo impatto ambientale.

Normalmente l’elettronica di lettura del sensore di carico è sul tetto di cabina e, quindi, la procedura di calibrazione deve essere fatta da lì facendo attenzione a non includere nelle misurazioni il proprio peso. Inoltre per  qualsiasi informazione relativa al peso in cabina occorre andare sempre sul tetto di cabina. Nel nostro sistema, invece, l’elettronica di lettura del sensore di carico è sempre sul tetto di cabina ma questa elettronica è collegata nel quadro di manovra quindi  tutte le operazioni (procedura di calibrazione, lettura del peso in cabina, diagnosi guasti) vengono  eseguite dalla nostra scheda Smart-Chopper, ossia, dal quadro di manovra.