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Guida alle dimensioni dell’ascensore in edifici pubblici e privati

dimensioni ascensore in edifici pubblici e privati

Le dimensioni dell’ascensore sono tra i primi fattori da valutare nella decisione di installare un impianto di elevazione in un immobile a uso pubblico o privato, sia esso di nuova o vecchia costruzione. Dalle misure, infatti, dipende non solo l’intero impianto progettuale ma anche la possibilità di ottimizzare gli spazi e le funzionalità degli elevatori per garantire la massima accessibilità alle persone in diversi contesti.

Anche per questo, noi di ARE abbiamo fatto della progettazione su misura uno dei nostri punti di forza. Misure del vano ascensore, della cabina, delle porte di cabina e di piano: gli elementi da valutare sono tanti e variano sia in base al tipo di edificio che ai fruitori dell’impianto. Facciamo quindi chiarezza su cosa c’è da sapere al riguardo.

Quali sono le dimensioni minime per gli ascensori in caso di abbattimento delle barriere architettoniche

È fondamentale rispettare le dimensioni minime previste dalle legge nell’ambito dell’abbattimento delle barriere architettoniche, dimensioni che variano in base alla destinazione d’uso e alla collocazione degli ascensori. In sostanza, fa la differenza che gli impianti siano all’interno di edifici residenziali o non residenziali, ma anche che facciano parte di edifici preesistenti o di nuova costruzione.  

Entriamo nei dettagli della questione in base a quanto stabilito nel Decreto Ministeriale n°236 del 14 giugno 1989 riguardante le “prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”.

Dimensioni minime ascensore privato in nuovi edifici

Per gli ascensori installati all’interno di edifici privati o abitazioni di nuova costruzione, la norma stabilisce i seguenti parametri validi per sia per gli ascensori domestici che per quelli condominiali:

  • cabina di dimensioni minime di 1.30 m di profondità e 0.95 m di larghezza; 
  • porta con luce netta minima di 0.80 m posta sul lato corto.

A quanto abbiamo appena elencato, possono fare eccezione delle specifiche direttive locali che invitiamo sempre a verificare.

Dimensioni ascensore pubblico in edifici di nuova costruzione

Negli edifici pubblici di nuova costruzione (come scuole, uffici, ospedali, ecc.) cambiano le misure minime relative alla cabina mentre le altre restano invariate. Nello specifico, all’interno di nuovi edifici destinati all’uso pubblico l’ascensore deve avere le seguenti caratteristiche: 

  • cabina di dimensioni minime di 1.40 m di profondita’ e 1.10 m di larghezza;
  • porta con luce netta minima di 0.80 m posta sul lato corto.

Dimensioni minime ascensori ristrutturazioni

Nel caso di ascensori posti in edifici preesistenti dove non è possibile installare cabine di dimensioni superiori, i limiti di misurazione cambiano in funzione dell’adeguamento. Ecco cosa stabilisce la legge:

  • cabina di dimensioni minime di 1,20 m di profondità e 0,80 m di larghezza; 
  • porta con luce netta minima di 0.75 m posta sul lato corto.

Oltre alle misure minime, in questo caso il decreto ministeriale sopra citato stabilisce anche la necessità di prevedere:

  • porte di cabina e di piano a scorrimento automatico o ad anta incernierata (purché dotata di sistema per l’apertura automatica) con un tempo di apertura di almeno 8 secondi e di chiusura non inferiore a 4 secondi; 
  • arresto con autolivellamento con tolleranza massima circa 2 cm;
  • stazionamento della cabina ai piani di fermata a porte chiuse;
  • bottoniera di comando interna ed esterna con i bottoni a un’altezza massima compresa tra 1.10 e 1.40 m;
  • citofono interno alla cabina, oltre al campanello di allarme, posto ad altezza compresa tra i 1,10 m e 1,30 m; 
  • luce d’emergenza con autonomia minima di 3 ore;
  • pulsanti di comando e bottoniera esterna con numerazione in rilievo e scritte con traduzione in Braille;
  • segnalazione sonora dell’arrivo al piano.

Quali sono le dimensioni per un ascensore esterno

Fin qui ci siamo occupati delle misure degli impianti di sollevamento interni, ma che dire degli ascensori esterni

Di certo rappresentano la soluzione ideale dove mancano gli spazi e le condizioni per gli elevatori interni. Uno dei loro principali vantaggi, infatti, è la versatilità d’installazione che consente di superare le barriere architettoniche senza interventi strutturali invasivi all’interno dell’edificio, pur mantenendo gli standard di sicurezza e di comfort. Inoltre, la possibilità di installare cabine panoramiche o di design li rende non solo funzionali, ma anche capaci di valorizzare la facciata di ogni immobile.

Per quanto riguarda l’ingombro degli ascensori esterni, le norme di riferimento sono le stesse che regolamentano l’installazione degli impianti di sollevamento interni con il medesimo distinguo tra elevatori in edifici esistenti ed elevatori in edifici di nuova costruzione a uso residenziale e non residenziale. I dati riportati poco sopra, quindi, valgono come punto di riferimento attendibile. Aggiungiamo solo che, nel caso di piattaforme elevatrici esterne, la norma riporta l’obbligo di una protezione dagli agenti atmosferici.

Dimensioni ascensori per disabili

Come abbiamo visto, il DM 236/89 definisce i criteri per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici al fine di garantire più livelli di accessibilità, visitabilità e adattabilità degli immobili alle persone con disabilità motorie o sensoriali.

Nel far questo, oltre a stabilire l’ingombro degli ascensori, all’art. 3 indica che “negli edifici residenziali con non più di tre livelli fuori terra è consentita la deroga all’installazione di meccanismi per l’accesso ai piani superiori, ivi compresi i servoscala, purché sia assicurata la possibilità della loro installazione in un tempo successivo. L’ascensore va comunque installato in tutti i casi in cui l’accesso alla più alta unità immobiliare è posto oltre il terzo livello, ivi compresi eventuali livelli interrati e/o porticati.” 

Che succede se una persona diversamente abile desidera installare un ascensore in condominio ma gli altri condomini non sono d’accordo? In questi casi la legge 104/92 tutela i disabili garantendo la possibilità di installare un elevatore con almeno il 50% dell’assemblea votante favorevole. Se questa percentuale non viene raggiunta, la persona interessata può sempre presentare una richiesta formale per l’eliminazione delle barriere architettoniche e provvedere a proprie spese al montaggio dell’impianto di elevazione con i dovuti sgravi fiscali. Per saperne di più, vai all’articolo dedicato alle agevolazioni ascensore con la legge 104.

Il vantaggio della progettazione su misura

Come azienda specializzata in elevatori personalizzati a elevata efficienza energetica, siamo in grado di progettare ogni impianto come un progetto unico, creato su misura per soddisfare specifiche esigenze di installazione sia in termini di spazio che di design. Che si tratti di un ascensore o una piattaforma elevatrice, il nostro ufficio tecnico garantisce alti livelli qualitativi e standard di produzione avanzati per far sì che ogni componente rispecchi le richieste del cliente.

Rivolgerti a noi di ARE, significa uscire dalla logica dei modelli e delle dimensioni standard offerte dalle multinazionali del settore per entrare in quella della massima adattabilità e versatilità. Un esempio, è l’installazione in spazi ridotti o vani preesistenti, dove valutiamo la fattibilità dell’intervento per ottimizzare superfici, funzionalità, prestazioni, consumi e dettagli stilistici in modo da esaudire ogni richiesta nel rispetto delle normative vigenti in fatto di installazione, sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche. 

Contattaci per maggiori informazioni o per conoscere il rivenditore di zona più vicino a te!

Disclaimer 
Questo articolo ha esclusivo scopo informativo e divulgativo. Non è redatto da professionisti legali, né intende sostituire il parere di un esperto del settore. Le normative possono variare nel tempo: consigliamo di verificare le informazioni presso fonti ufficiali o di consultare un professionista qualificato per ricevere indicazioni aggiornate e specifiche al proprio caso. L’autore del blog non si assume alcuna responsabilità per eventuali inesattezze, omissioni o interpretazioni errate dei contenuti.



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