Forse non sai che ogni elevatore deve poter far capo a una sorta di carta d’identità: è il libretto ascensorista, una garanzia indispensabile per te, per chiunque utilizzi l’impianto e per il personale abilitato alla sua manutenzione. Entriamo quindi nei dettagli di questa documentazione per capire di cosa si tratta, chi ne è responsabile e cosa fare in caso di smarrimento. Senza dimenticare le norme vigenti. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere!
Cos’è il libretto ascensori
Noto anche come libretto di immatricolazione o fascicolo tecnico, il libretto ascensori contiene tutti i dati tecnici e le caratteristiche dell’impianto. In base al DPR 162/99 (art. 4-bis, comma 3), è l’installatore a rilasciarlo e si impegna a conservarlo per un periodo di 10 anni dalla data in cui l’ascensore viene messo sul mercato.
Come leggiamo all’articolo 3 del DL n° 17 risalente al 27 gennaio 2010, esso riguarda “ la progettazione, la fabbricazione e il funzionamento” del macchinario. Per questo deve tener traccia di:
- copia della dichiarazione di conformità dell’impianto in base alla normativa vigente;
- copia della comunicazione all’ufficio comunale competente da parte del proprietario dell’immobile, o del suo legale rappresentante, per la messa in esercizio dell’impianto;
- copia del documento attestante l’assegnazione del numero di matricola all’impianto da parte del comune;
- esiti degli interventi di manutenzione ordinaria;
- verbali delle verifiche biennali e/o straordinarie eseguite dall’ASL o dall’ARPA competenti sul territorio, oppure da organismi di certificazione accreditati dal ministero dello sviluppo economico e notificati alla commissione europea.
Questo vale per gli impianti di elevazione e per le componenti di sicurezza degli ascensori a uso privato, condominiale o pubblico utilizzati per il trasporto di persone, persone e cose, soltanto di cose. Mentre ne sono esclusi, come estraiamo dal DPR 162/99 (art. 1, comma 3):
- “gli apparecchi di sollevamento la cui velocità di spostamento non supera 0,15 m/s;
- gli ascensori da cantiere;
- gli impianti a fune, comprese le funicolari;
- gli ascensori appositamente progettati e costruiti a fini militari o di mantenimento dell’ordine;
- gli apparecchi di sollevamento dai quali possono essere effettuati lavori;
- gli ascensori utilizzati nei pozzi delle miniere;
- gli apparecchi di sollevamento destinati al sollevamento di artisti durante le rappresentazioni;
- gli apparecchi di sollevamento installati in mezzi di trasporto;
- gli apparecchi di sollevamento collegati ad una macchina e destinati esclusivamente all’accesso ai posti di lavoro, compresi i punti di manutenzione e ispezione delle macchine;
- i treni a cremagliera;
- le scale mobili e i marciapiedi mobili”.
Perché è così importante
In veste di carta d’identità dell’elevatore, il libretto ascensorista attesta non solo la storia dell’impianto ma anche il rispetto dei controlli previsti dalla legge. Ecco perché rappresenta una garanzia per la sicurezza e il corretto funzionamento del macchinario in tutte le sue componenti. Garanzia valida e indispensabile sia per chi è responsabile dell’impianto che per chi lo utilizza.
Ma non solo.Senza conoscere le caratteristiche dell’elevatore, l’esito dei controlli e delle verifiche precedenti, come è possibile accertarne o ripristinarne l’affidabilità e il corretto andamento? Ecco perché il fascicolo tecnico dell’ascensore funge da assicurazione indispensabile anche per i manutentori provvisti di patentino ascensorista.
Chi è responsabile del libretto ascensorista
È il proprietario dell’immobile o il suo legale rappresentante a dover presentare il fascicolo tecnico dell’elevatore al momento dei controlli ordinari, delle verifiche biennali o degli interventi straordinari. Senza il libretto ascensorista, l’impianto non risulta a norma e quindi non può essere messo o mantenuto in esercizio.
Nello specifico, all’art. 12, comma 6 del DPR 162/99 leggiamo: “fatto salvo l’eventuale accertamento di responsabilità civile, nonché penale a carico del proprietario dell’immobile e/o dell’installatore e/o del fabbricante, il comune ordina l’immediata sospensione del servizio in caso di inosservanza degli obblighi imposti.” Vediamo quindi cosa fare in caso di smarrimento o di ricostruzione.
Cosa fare in caso di smarrimento del libretto ascensore
In caso di smarrimento del libretto di immatricolazione è possibile richiedere la copia conforme dell’originale all’ente competente. Ente che però cambia in base all’anno di installazione dell’ascensore. Per capire cosa fare, quindi, tieni presente questo specchietto:
- per gli ascensori installati entro il 1982 e collaudati dall’ENPI, puoi rivolgerti all’ASL/ARPA del tuo territorio;
- per gli ascensori installati tra il 1982 e il 1999, collaudati dall’ISPESL, puoi contattare la sede territoriale dell’INAIL;
- per gli ascensori installati dopo il 1999, basta interpellare l’impresa che ha montato l’ascensore o quella che si occupa della sua manutenzione.
Cosa fare in caso di perdita dell’originale del libretto di immatricolazione
Quando si tratta di impianti di elevazione datati, non sempre è possibile risalire all’originale del libretto ascensorista presso gli archivi pubblici. Se però gli enti competenti confermano la corretta licenza di esercizio, si può richiedere la ricostruzione del libretto di immatricolazione dell’ascensore.
Da ricordare: questa procedura si applica agli ascensori antecedenti la direttiva 95/16/CE, regolarmente collaudati e messi in esercizio al momento dell’installazione, ma sprovvisti del libretto originale. Vediamo in cosa consiste.
In pratica, il proprietario dell’immobile o il suo legale rappresentante deve incaricare una ditta accreditata di effettuare tutti i controlli e le verifiche necessarie per arrivare alla compilazione e alla firma del libretto riportante:
- la data iniziale di collaudo (o almeno una data approssimativa risalente alle norme in vigore quando l’ascensore è stato progettato);
- le caratteristiche tecniche dell’impianto;
- le informazioni riguardanti lo stato attuale dell’elevatore (comprensive di indicazioni tecniche, schemi elettrici e idraulici).
Dopodiché è necessario presentare richiesta a un organismo notificato per l’esecuzione della verifica straordinaria per la validazione del libretto di immatricolazione ricostruito allegando la copia dello stesso redatta e firmata dalla ditta di manutenzione. Una volta che l’organismo notificato avrà provveduto alla verifica straordinaria per confermare quanto riportato nel libretto di immatricolazione ricostruito, la procedura è conclusa è l’ascensore è di nuovo a norma.
Alcune normative di riferimento
Per conoscere tutti i dettagli delle leggi a cui abbiamo accennato nel corso dell’articolo, ecco i principali riferimenti:
- DPR 162/99 relativo alle norme per l’attuazione della direttiva 2014/33/UE sugli ascensori, i componenti di sicurezza e l’esercizio degli ascensori;
- Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine;
- DL 27 gennaio 2010, n. 17 per l’attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori.
Ricorda di non sottovalutare l’importanza e la custodia della documentazione necessaria a mantenere il corretto funzionamento del tuo ascensore: ne va detta tua sicurezza e del rispetto delle norme in vigore. Se hai necessità al riguardo, contatta ARE ascensori: sapremo darti tutte le informazioni di cui hai bisogno e indicarti i nostri rivenditori di fiducia.